GUIDA AI DIAMANTI

I Diamanti

I diamanti sono minerali costituiti da carbonio cristallizzatosi, per condizioni geotermiche particolari, milioni di anni fa nelle viscere della terra. Una pressione elevatissima, a circa 150-200 km di profondità, e una temperatura di oltre 1200 gradi hanno permesso al carbonio di cristallizzarsi in diamante. Grazie alle eruzioni vulcaniche, i cristalli grezzi hanno raggiunto la superficie terrestre e, ad oggi, rappresentano la materia prima in assoluto più dura esistente in natura. Adamas, lemma greco da cui deriva diamante, significa proprio duro.

Le 4 C dei Diamanti

La qualità e il valore di un diamante vengono classificati secondo quattro criteri, detti anche le 4 C dei diamanti, dai termini inglesi Carat, Cut, Clarity e Colour. Queste proprietà, interne ed esterne, vengono valutate da esperti di diamanti e descritte in un documento chiamato certificato di diamante, che dimostra ufficialmente la qualità e il valore della pietra o del gioiello in cui è inserita. Il GIA (Gemological Institute of America) è una organizzazione no-profit nel campo della gemmologia ed è l’organizzazione di certificazione dei diamanti più conosciuta e autorevole in tutto il mondo.

Carati / Carat

1 carato corrisponde a un quinto di un grammo (0.2 g) ed è l’unità di peso con cui un diamante viene misurato. Un diamante di 1 carato pesa 100 punti. L’abbreviazione è Ct.

0,20 Ct

3.80mm

0,30 Ct

4.2mm

0,50 Ct

5.1mm

0,90 Ct

6.20mm

1,25 Ct

7.0mm

1,75 Ct

7.8mm

2,50 Ct

8.80mm

4,00 Ct

10.4mm

Taglio / Cut

Il taglio dei diamanti viene valutato secondo 4 valori:
Eccellente: quando i diamanti riflettono in modo ottimale la luce, determinandone la brillantezza. Questi diamanti sono abbastanza rari.
Ottimo: anche i diamanti di questa categoria hanno un grado di taglio alto e riflettono in miglior modo la luce.
Buono: i diamanti di questa categoria sono un po’ meno brillanti e vivaci, ma sono di buona qualità.
Discreto: In questo caso, i diamanti riflettono meno luce e sono meno brillanti.

Round

Asscher

Emerald

Oval

Marquise

Pear

Radiant

Princess

Heart

Purezza / Clarity

La scala di purezza dei diamanti conta sei valori principali, da FL-IF fino a I2-I3 e tiene in considerazione la chiarezza del diamante all’interno e sulla superficie, oltre che la presenza o meno di eventuali macchie visibili con la lente di ingrandimento e/o a occhio nudo.

FL

Flawless

IF

Internally Flawless

VVS1 / VVS2

Very Very
Slightly Included

VS1 / VS2

Very Slightly
Included

SI1 / SI2

Slightly
Included

I1 / I2 / I3 

Inclusion

Colore / Color

Il colore dei diamanti incolori viene valutato con le lettere dell’alfabeto da D a J, considerando la presenza o meno di una tinta bianca o gialla. Maggiore è la trasparenza, maggiore è il valore: quelli da D a F sono più rari, e quasi sempre utilizzati per alta gioielleria. Da G fino a J la tinta va aumentando e da K a Z si parla di diamanti colorati, ossia di colore giallo chiaro.

D

E

F

G

H

I

J

Diamanti Neri

diamanti neri naturali sono classificati come gemme preziose; diversamente dalla maggior parte dei diamanti, sono completamente opachi. Pietre di straordinaria bellezza, sono considerati molto preziosi, anche se più convenienti rispetto ad altri diamanti colorati.
Il diamante nero è una pietra dalla simbologia non univoca: mentre in alcuni paesi, come in India, non è ben visto, in Italia è considerato la pietra della riconciliazione.

Vediamo le caratteristiche del diamante nero secondo i criteri delle 4C.

Carato

Come i diamanti e le altre pietre preziose, il diamante nero si misura con il carato. Quelli naturalmente estratti sono costosi ma comunque meno cari di quelli di un altro colore.

Taglio

I diamanti neri naturalmente estratti sembrano molto ruvidi e devono essere modellati con un processo di lavorazione chiamato taglio o lucidatura.

Chiarezza

Non è un criterio di valutazione particolarmente indicativo nel caso dei diamanti neri, perché la chiarezza indica il numero di difetti o inclusioni presenti nel diamanti e i diamanti neri non rifrangono la luce tanto quanto gli altri diamanti.

Colore

Non è un criterio di valutazione particolarIl colore dei diamanti neri viene valutato solo secondo il criterio di intensità. Il colore è dato dalla grafite che si è formata nella struttura cristallina durante la formazione del diamante.ente indicativo nel caso dei diamanti neri, perché la chiarezza indica il numero di difetti o inclusioni presenti nel diamanti e i diamanti neri non rifrangono la luce tanto quanto gli altri diamanti.

Diamanti Colorati

Il colore è sicuramente la caratteristica che rende raro e prezioso un diamante colorato e anche una leggera sfumatura può avere un grande impatto sul valore della pietra. I diamanti colorati più conosciuti sono il diamante rosa, il diamante blu e il diamante verde; quelli più rari sono di colore rosso, verde e blu con toni medio-scuri, in combinazione con moderata saturazione.

Le caratteristiche con cui vengono valutati e classificati i diamanti colorati sono Colore, Impostazione e taglio, Forma e chiarezza.

Colore

Quando si acquista un diamante colorato, i fattori più importanti da tenere in considerazione sono la brillantezza, la profondità e l’intensità del colore: tanto più il colore sarà intenso, tanto più il diamante sarà considerato prezioso.

Impostazione e taglio

Taglio e impostazione della pietra sono altre due caratteristiche importanti per valutare un diamante colorato. Il taglio perché maggiore è la sua qualità, maggiore sarà il colore quando esposto a sorgenti luminose. Anche l’impostazione di un gioiello con diamanti colorati deve essere attentamente esaminata e selezionata da un esperto. Infine, la sinergia dei colori con i metalli e i materiali: il diamante giallo starà meglio in combinazione con l’oro giallo, mentre quello rosso con l’oro rosa.

Forma e chiarezza

Quando si acquista un diamante colorato, i fattori più importanti da tenere in considerazione sono la brillantezza, la profondità e l’intensità del colore: tanto più il colore sarà intenso, tanto più il diamante sarà considerato prezioso.

GUIDA ALLE GEMME

Le Gemme

Le gemme sono quasi tutte minerali, caratterizzati da una struttura cristallina e con pregi ornamentali. La distinzione tra gemme preziose e semipreziose è puramente commerciale ed è tramite questa che vengono considerate come gemme preziose il diamante, il rubino, lo zaffiro e lo smeraldo.

Lo Smeraldo

Lo smeraldo deve il suo nome alla parola greca smaragdos, che significa “gemma verde” e rientra fra le 4 pietre preziose, con diamanti, zaffiri e rubini. Oggi queste pietre possono essere trovate principalmente in Colombia, Zambia, Afghanistan, Australia, Austria, Brasile, Madagascar, Mozambico, Namibia, Nigeria, Norvegia, Pakistan, Russia, Somalia, Sudafrica, Spagna, Svizzera, Tanzania e Stati Uniti.
Una pietra tenuta in grande considerazione sin dall’antichità: gli smeraldi erano i preferiti di Cleopatra, ad essi erano associati eccezionali poteri di guarigione e ancora oggi sono simbolo di amore e di successo. Gli smeraldi rappresentano anche la pace, la fedeltà, l’impegno, l’amicizia, la lealtà e la compassione e sono una delle scelte preferite per gli anelli di fidanzamento.

Lo Zaffiro

Il blu è il colore più comunemente associato allo zaffiro (il nome deriva proprio dal latino sapphirus, ossia blu), anche se ne esistono di altre tonalità. Tra le 4 C con cui si classificano le gemme (colore, taglio, chiarezza e carati), il colore è la proprietà più importante dello zaffiro: quelli più pregiati hanno un bel colore vivido e senza sfumature grigiastre. Oggi queste pietre preziose si trovano in Sri Lanka, Vietnam, Cina, Thailandia, Australia, Stati Uniti, Madagascar e Africa orientale.
Lo zaffiro è un simbolo di impegno, fedeltà e amore puro e per questo è utilizzato moltissimo come pietra per anelli di fidanzamento: famoso quello di Kate Middleton, ricevuto dal principe William d’Inghilterra. Gli zaffiri sono considerati come pietre che abbassano l’ansia e calmano i nervi, aiutano la digestione e danno energia.

Il Rubino

Come le altre principali pietre preziose, il rubino prende il nome dal suo colore (rubeus in latino significa rosso). Il rubino, come lo zaffiro, appartiene alla famiglia del corindone; quelli più preziosi sono quelli di colore “sangue di piccione”, di un rosso così intenso da non avere alcuna sfumatura in giallo o in blu. I luoghi dove si trovano i rubini sono Myanmar, Madagascar, Nepal, Pakistan, Tagikistan, Tanzania, Vietnam e Stati Uniti.
Dato il suo colore, il rubino viene scelto spesso come pietra per anelli di fidanzamento, è un forte simbolo di passione e amore, tradizionalmente regalato per il quindicesimo e quarantesimo anniversario di matrimonio. Inoltre, è considerato una pietra d’amore e passione, afrodisiaca e che fornisce energia ed entusiasmo. Tra le proprietà curative, quella di abbassare le febbri e migliorare il flusso sanguigno.

Le 4 C delle Gemme

Prima della creazione del gioiello, è necessario che le gemme vengano tagliate e lucidate. Come per i diamanti anche le gemme possono essere classificate secondo le 4C: Colore, Cut, Clarity, Carat.

Colore della gemma

I principali fattori che determinano il colore di una pietra preziosa sono la tonalità, il tono e la saturazione.

Con tonalità si intende il colore di base primario della gemma, ossia uno di quelli facenti parte della gamma dei colori principali. Indicare la tonalità significa quindi dire che una pietra è blu, rossa, verde o gialla. Con tono viene invece indicata l’intensità del colore, quanto sia chiaro o scuro. Quel che viene considerato più prezioso è il tono neutro, ma in questo caso possono entrare in gioco anche fattori estetici, oltre che di impostazione del gioiello. La saturazione infine corrisponde alla purezza del colore: se le pietre preziose hanno un’ottima saturazione, contengono scarse o nitide tonalità di colore marrone o grigio. Più puro è il colore, più preziosa sarà la pietra preziosa.

Taglio della gemma

Come per i diamanti, le gemme possono essere classificate in 4 tipologie di taglio: eccellente, ottimo, buono e discreto. Maggiore sarà la qualità del taglio, maggiore sarà il valore delle pietre: un taglio eccellente riflette infatti sulla qualità della pietra preziosa, perché ne intensifica il colore e ne migliora l’aspetto visivo complessivo.

Chiarezza della gemma

La chiarezza della gemma si riferisce al colore e alla chiarezza della pietra. Meno impurità avrà all’interno, più preziosa è la pietra. La chiarezza della pietra dipende dalla sua pulizia e si classifica come AAA nel caso di pietre molto pulite, mentre la chiarezza AA si riferisce a pietre semi-pulite.

Carato della gemma

Il carato fa riferimento alla massa della pietra preziosa: questo perché la densità varia secondo la tipologia di pietra. Per esempio, un diamante è meno denso di un rubino, per cui un diamante da 1 carato sarà più grande di un rubino da 1 carato.

Carato della gemma

Il carato fa riferimento alla massa della pietra preziosa: questo perché la densità varia secondo la tipologia di pietra. Per esempio, un diamante è meno denso di un rubino, per cui un diamante da 1 carato sarà più grande di un rubino da 1 carato.

GUIDA ALLE PERLE

Le Perle

Una perla è una struttura sferica costituita da carbonato di calcio in forma cristallina (aragonite) prodotta dal mantello dei molluschi (tipicamente le ostriche) come risposta alla presenza di corpi estranei che possono danneggiare i tessuti. Il termine perla deriva dal latino pernula, il nome con cui si indicava la conchiglia che la contiene.

Classificazione perle

Utilizzate moltissimo in gioielleria, le perle vengono classificate secondo alcuni criteri come la dimensione, la forma, la lucentezza e il colore.

Dimensione perle

La dimensione delle perle ha maggiore importanza rispetto al peso: espressa in millimetri, maggiore è la loro dimensione, maggiore sarà il valore delle perle, soprattutto superati gli 8-9 mm.

Forma perle

Le perle hanno forma rotonda ovale, a pera o irregolare (le cosiddette perle “barocche”). Quelle simmetriche sono quelle più preziose, le dimensioni variano dai 2 mm ai 16 mm di diametro, la grandezza dipende dal tipo di mollusco in cui si formano.

Forma perle

Le perle hanno forma rotonda ovale, a pera o irregolare (le cosiddette perle “barocche”). Quelle simmetriche sono quelle più preziose, le dimensioni variano dai 2 mm ai 16 mm di diametro, la grandezza dipende dal tipo di mollusco in cui si formano.

Round

La forma sferica perfetta conferisce alla perla il massimo valore

Drop

Le forme a goccia sono solitamente perle simmetriche di forma ovoidale o a pera.

Circlé

Questa forma unica è il risultato di un fenomeno naturale ed è caratterizzata da multipli anelli circolari

Button

Assomiglia ad una perla rotonda ma ha un lato piatto e una cupola alta

Baroque

Una perla asimmetrica caratterizzata da una superficie rugosa e irregolare

Keshi

Le perle Keshi non contengono nucleo e si presentano quindi in una varietà di forme simili a scaglie

Lucentezza perle

La lucentezza è il fattore che rende uniche e contraddistingue rispetto alle altre gemme. La lucentezza è dovuta alla luce che penetra attraverso i vari strati di madreperla e ritorna all’occhio dell’osservatore dalle profondità interne della gemma. L’effetto è quello di un bagliore proveniente da dentro, dal cuore stesso della perla.

Le perle che hanno uno strato molto sottile presentano un aspetto opaco e smorto, così come nel caso di strati prodotti troppo velocemente.

La lucentezza delle perle viene raggruppata in quattro categorie

  • Eccellente (Eclatante): I riflessi sono luminosi, molto nitidi e ben definiti
  • Buona: I riflessi sono luminosi, ma leggermente offuscati alle estremità
  • Discreta: I riflessi sono deboli, confusi e sfocati
  • Scarsa: I riflessi sono molto indistinti e diffusi.

Colore perle

Le perle sono disponibili in vari colori, dal bianco fino al nero. Il colore naturale solitamente deriva da una combinazione di diversi fattori: il colore predominante di base, uno o più colori che superano il colore del corpo e anche il gioco di colori brillanti, ad esempio una combinazione di colori come il rosa, verde, blu o anche argento, che cambia quando ci si sposta le perle in mano.

Come per le altre gemme, il colore della perla è formato da:

  • Tinta, ossia la prima percezione che si ha del colore;
  • Tono, cioè la maggiore o minore luminosità del colore stesso;
  • Saturazione, che rappresenta la sua forza ed intensità.

Le perle non raggiungono mai la forte saturazione che presentano le altre gemme, presentando invece un’ampia tavolozza di tinte tenui.

Tenendo in considerazione il colore di fondo, nel sistema GIA sono riconosciute 19 tinte delle perle così suddivise:

Neutre: il bianco, il grigio ed il nero;
Quasi neutre: l’argento il crema ed il marrone;
Tinte: tutti gli altri colori